Speleo Club Ribaldone - Genova

03/06/2005: Tana di Cà Feghè

Tutto comincio' con una semplice riunione....

Partecipanti: Riccardo Barbero, Roberto Braga, Marco + Ilaria Cambiaso, Juri Traverso, Stefania Pittaluga, Sabrina Roccu, Stefania Mantero (G.S. Martel)

Un mercoledì sera tranquillo alla sede del ‘Martel'. Si stanno organizzando le uscite per il week end imminente, chi fa il ponte sta organizzando di andare qualche giorno in Marguareis. A mezzanotte siamo tutti fuori dalla sede, ci si da appuntamento per bere una cosa al “Monumento” a Quarto. Recuperati tutti ci dirigiamo verso gli scogli per consumare un paio di sangrie e fare due chiacchiere. Juri scatta qualche foto rischiando di volare in acqua. Qualche minuto dopo come un marziano dall’alto spunta Marco. Il tasso alcolico è ancora troppo basso ma abbastanza per cogliere la proposta: andiamo a Cà Freghè. Detto, fatto, ognuno torna a casa propria a recuperare l’attrezzatura e ci diamo appuntamento dopo un’ora al solito posto. Alle tre siamo tutti pronti con gli zaini per partire. Roba da non credersi. Recuperato anche un casco per “la sister” che oggi fa il suo battesimo in grotta. Ma chi lo avrebbe detto che la sua prima volta sarebbe stata così? ^__^

Qualche minuto dopo tutti caricati sulla Land-carrofunebre siamo in autostrada diretti verso il primo autogrill a fare scorta di birre. In macchina la Ila tira fuori una bottiglia di limoncello.

A Nervi le FAXE da litro evidentemente le svendono. ^__^

Alle 4.30 siamo posteggiati per entrare. Ci cambiamo, inizia ad albeggiare. Speleoricci si rende conto di non aver preso il casco per la “sister”, o meglio, il casco c’è, ma non c’è la luce. Qualcun altro invece inizia a bestemmiare con la carburina. Qualcuno suggerisce di entrare solo con l’elettrico. La proposta non viene accolta e di risposta la malcapitata di ritrova la tuta semi-nuova spalmata di carburo. Dopo qualche altra bestemmia, Marco decide di entrare solo con l’elettrico (detesto avere ragione!!!).

Alle 5 è quasi giorno fatto e noi entriamo. Il primo ad entrare è Marco, a ruota lo seguono SteMa, Ilaria, Sabrina-la sister, StePi, Roberto, Juri e Speleoricci (spero di aver azzeccato la sequenza giusta).

“Ma perché io a quest'ora del mattino devo infilarmi in grotta? Ma perché siamo venuti qui a prendere dell’acqua?”

Chi dice cio’ mentre prosegue è proprio chi ha fatto la proposta…no comment…

Arriviamo subito alla prima sala. Speleoricci per ultimo arriva dotato di limoncello…Decidiamo di proseguire fino al sifone. Qui l’acqua è parecchia, tentiamo di non bagnarci. Si narra che la sister abbia compiuto un numero da circo degno del “passaggio della morte 3” di Bardineto…non abbiamo documenti al riguardo, solo i racconti deliranti di Speleoricci (ma vale la pena prenderli in considerazione? ^__^ )

Arriviamo al sifone, ci fermiamo a sparare cazzate (strano!) e a cantare. Le performance spaziano da canzoni demenziali a sigle dei cartoni animati come sempre. Alla fine esaurite le idee Speleoricci ci allieta con un bagno sotto cascata. Non osiamo immaginare a quanto sia fredda l’acqua. Ma a giudicare dagli urli di Ricci la muta non deve servire a molto…

E’ tardi...cioè...è presto...va beh, insomma, sono le 6.30 del mattino, vedetela come volete, decidiamo di tornare indietro. Ricci vola letteralmente fuori dalla grotta. Noi con più calma sicuramente visto che siamo ancora tutti all’asciutto, ci dirigiamo all’uscita. Nel ritorno, memore dell’ultima uscita a Cà Freghè qualche mese prima, la SteMa decide di piantare una rocca da una tonnellata in mezzo alla strada per allietare la Ila che la segue ^__^

Sono le sette: siamo fuori, fa un caldo porco!

Sabrina-la sister è sopravvissuta alla sua prima esperienza, anzi, sta già parlando della prossima: oramai è dei nostri!!!!

Prima di dirigerci alle macchina facciamo una capatina a vedere l’ingresso della Grotta Z poco più avanti.

Qualche minuto dopo siamo cambiati e freschi per dirigerci di nuovo verso Genova. Ci fermiamo a fare colazione in un bar sulla strada. Caffè, cappuccini, brioche, focacce , grappe gialle e Montenegro. Insomma: la classica colazione all’italiana ^__^

FACCIAMO VERAMENTE SKIFO!!!!

Risaliamo in macchina, stavolta con l’intenzione REALE di dirigerci verso Genova. Alle nove siamo di nuovo al punto di partenza. Alcuni danno forfait e se ne vanno a casa, altri, purtroppo per loro, hanno già altri impegni con parentado vario, altri vanno per i fatti loro, in ultimo alcuni si danno appuntamento a Camogli un’ora dopo per farsi una giornata al mare.

Peccato che il sistema spazio-temporale abbia subito una mutazione e anziché alle 10.30 ci si veda solo a mezzogiorno e mezza passato…^__^

Nel pomeriggio veniamo raggiunti anche da Alessandro e Erica.

Che giornata..ehm…nottata…va beh! Insoma: esperienza bellissima!

…e poi c’è gente che dice che le riunioni sono “noiose” … ^__^